I bulbi a fioritura primaverile sono di una bellezza impareggiabile. Per ottenere una ricca varietà di forme e colori è tempo di scegliere e piantare.
L’inizio dell’autunno è il momento giusto per piantare i bulbi da fiore destinati a rallegrare il giardino dall’esordio della primavera e poi per tutta la bella stagione. Chi è un po’ in ritardo può continuare la messa a dimora fino alla metà di novembre, l’importante è che le gelate siano lontane, quindi è bene regolarsi in base al clima della zona in cui si vive. In generale, però, meglio non aspettare troppo, altrimenti la pianta potrebbe non avere il tempo di acclimatarsi e assorbire dal suolo le sostanze nutritive necessarie alla fioritura.

Le varietà tra cui scegliere sono moltissime, diverse non solo per forme e colori, ma anche per periodo di fioritura, quindi è possibile organizzare vasi, bordure e aiuole in modo da ottenere un giardino costantemente vivace e movimentato.
I bulbi sono piuttosto semplici da coltivare, in molti casi non è nemmeno necessario estrarli dal terreno al termine della fioritura ma dopo aver eliminato i gambi sfioriti si possono semplicemente lasciare a dimora per ritrovarli l’anno dopo.
Come piantare e curare i bulbi
I bulbi possono essere coltivati in vaso o in piena terra; come regola generale è bene interrarli a una profondità pari a uno o due volte la loro altezza. Se il terreno è piuttosto povero può essere utile arricchirlo con un fertilizzante apposito. Dopo la messa a dimora è importante anche annaffiare regolarmente in modo che la terra non secchi, ma sempre senza esagerare per evitare di incorrere nel rischio del marciume radicale. Per la stessa ragione, i bulbi gradiscono terreni ben drenati e ricchi di materiale organico.
L’esposizione ideale è in pieno sole. In zone in cui gli inverni sono particolarmente rigidi l’ideale è coprire il terreno con uno strato di pacciamatura che non solo protegge dalle basse temperature ma nutre il suolo.

Quando lo stelo sfiorisce è bene reciderlo alla base, mentre le foglie vanno lasciate a seccare e successivamente eliminate. È questo il momento di estrarre i bulbi dal terreno, se lo si desidera. Dopo averli puliti e lasciati asciugare per almeno una giornata vanno conservati in sacchetti di carta in un luogo fresco e asciutto.
Il calendario delle fioriture
Tra i primi ad annunciare la fine dell’inverno ci sono alcuni tra i bulbi più amati e diffusi: crocus, bucaneve (galathus nivalis), giacinti, narcisi, iris, muscari, tulipani e anemoni. Quando le temperature si fanno più elevate è il momento, tra gli altri, di allium, camassia, crocosmia, giglio e cardiocrinum.
Alcune proposte particolari
La delicatezza del crocus e il trionfo di colori dell’iris non smettono di conquistarci, ma non sono le uniche scelte. Esistono moltissimi bulbi poco conosciuti pronti a dare un tocco particolare al nostro giardino. Ve ne proponiamo alcuni.

CAMASSIA
Originaria dell’ovest dell’America settentrionale, la camassia è una pianta bulbosa semplice da coltivare in terreni ricchi di nutrimenti, ben drenati e in pieno sole. Tra le specie più interessanti ci sono:
Camassia cusickii
produce fiori di colore blu, riuniti in racemi lungi dai 30 ai 40 cm. Può raggiungere un’altezza tra i 60 e gli 80 cm.
Camassia quamash
tra aprile e maggio produce ciuffi con racemi eretti gremiti di fiori a forma di stella. I fiori sono di varie sfumature di blu, verdi al centro e con stami giallo brillante, molto amati dalle api e dagli altri insetti impollinatori. Raggiungono un’altezza di circa 35 cm.
Camassia Leichtlinii
questa specie si può reperire in varie forme come Alba, Caerulea e Semiplena. Si tratta di bulbi molto grandi che vanno piantati a una profondità pari a circa due volte e mezzo la loro altezza e distanziati di una decina di cm. Possono raggiungere l’altezza di 90 cm e creare un effetto di grande impatto anche coltivati in grandi vasi.
LEUCOJUM AESTIVUM
Una pianta dall’aspetto delicato ma dalla fioritura duratura. Questo bulbo produce su ogni gambo diversi fiori dalla deliziosa forma di campanelli di colore bianco con un punto di verde. È ideale per arricchire una bordura o un’aiuola andando a punteggiare delicatamente il suolo. Preferisce la mezz’ombra del sottobosco e il terreno umido ma ben drenato.
URGINEA MARITTIMA
Chiamata anche Scilla marittima, Drimia marittima o cipolla di mare, è un bulbo tipico della vegetazione mediterranea che alla fine dell’estate produce un’infiorescenza di colore bianco all’apice di un pennacchio che può essere alto anche due metri. I fiori di aprono a fasce, dal basso verso l’alto. Il bulbo è di grandi dimensioni, può arrivare ai 20 cm di diametro.

FRESIA
Una pianta non diffusissima, ma dal sicuro interesse. Piantata in autunno garantisce fioriture precoci. Il bulbo della fresia teme il gelo, dunque deve essere sistemato in pieno sole e in posizione riparata. Le foglie raggiungono i 30 cm di lunghezza e i fiori hanno la forma di campanule e si presentano in gruppi di corolle.
Ne esistono moltissime varietà che vanno dal bianco crema al blu, dal rosso al giallo. Tra le più conosciute la bellissima Doppia Bianca Teresa, la Doppia Gialla Corona, la Semplice Bianca Ballerina (caratterizzata dalla macchia centrale gialla), ma ne esistono moltissime altre anche dai colori screziati.

CRINUM
Una pianta dal portamento imponente, che di certo non passa inosservata e regala un tocco esotico davvero notevole. Originaria infatti delle zone tropicali, è caratterizzata da un lungo ciuffo di foglie raccolte a rosetta e dal busto eretto che può superare i 90 cm di altezza da cui sbocciano i fiori che possono essere bianchi, rosa o rossi. Tra le varietà più diffuse troviamo il Crinum Asiaticum, con fusti che sfiorano i due metri e fiori bianchi e profumati a forma di stella. Una chicca è il Crinum Powellii, dal bulbo molto grande (oltre 20 cm di diametro), che produce un’infiorescenza formata da una decina di grandi fiori rosa profumati. Si pianta in primavera e fiorisce in tarda estate. È molto interessante soprattutto nei climi più freddi perché resiste bene al gelo.