TERRAZZA VERDE

Aumenta il benessere e la qualità della tua vita allestendo una terrazza verde: un’oasi di relax che non ha prezzo, soprattutto se abiti in città. Scopri le cinque mosse da cui partire. 


Terrazza verdeSe abiti in una casa senza giardino, una terrazza verde ti consente di andare oltre i limiti strutturali e creare il tuo paradiso verde. Anche se gli spazi sono quello che sono, infatti, su un terrazzo puoi sfruttare ogni centimetro di pareti, ringhiere e balaustre per creare un effetto green avvolgente. E hai un grande asso nella manica: puoi scegliere tra una miriade di piante, diversissime tra loro per portamento, fogliame e fioritura, e creare la tua personale giungla urbana. [Foto: Flower Council of Holland]

Benefici di una terrazza verde
Il verde migliora la qualità della vita, a ogni livello. Le piante contrastano il cambiamento climatico e mitigano le isole di calore, quindi contribuiscono al risparmio energetico, intercettano le polveri sottili e migliorano la qualità dell’aria. Ma vivere in un ambiente green, si ripercuote positivamente sul benessere fisico e psichico dell’uomo e questo è stato ampiamente dimostrato dalla scienza. Rinverdiamo le città, dunque.
Una rivoluzione verde sostenuta anche dai governi – in Italia è in vigore da qualche anno il cosiddetto bonus verde – che parte dal terrazzo di casa per diventare di interesse collettivo.

Una terrazza verde migliora la vita perché stimola il benessere fisico e psicologico. Ma non solo: contrasta il cambiamento climatico e fa risparmiare energia.

Wildlife di casa nostra
Una terrazza verde, sana e con tante piante è sempre un luogo brulicante di vita. Api, bombi, farfalle, libellule, se il tuo terrazzo è visitato ogni giorno da un esercito di insetti impollinatori, significa che hai fatto bene il tuo lavoro: hai creato un habitat. Ma le oasi verdi sui tetti sono anche il regno dell’avifauna, perché in città bazzicano abitualmente decine di specie: passeri, gazze, rondoni, cinciallegre, merli, tortore. Pianta in terrazzo qualche arbusto da bacca (come cornioli, biancospini, meli) e allestisci tra le frasche un abbeveratoio per uccellini e vedrai che verranno a farti visita abitualmente.

Come arredare una terrazza verde
La nostra attrazione ancestrale per la natura e il verde è il risultato di un processo evolutivo lungo milioni di anni. Non ne possiamo fare a meno, lo sosteneva già decenni fa Erich Fromm, psicologo e studioso dei comportamenti umani. Questo spiega perché quando vediamo un boschetto di alberi, un prato o dei fiori di campo, ce ne sentiamo subito attratti. Ma prima di imbarcarti nell’avventura e trasformare il tuo dehors in una terrazza verde, ci sono cinque domande che dovresti porti. 

Prima di realizzare il tuo spazio green valuta bene la situazione in cui si trova il tuo terrazzo. La consulenza di un professionista è la garanzia di un progetto sicuro e ben riuscito.

Quanto posso caricare?
Se il tuo è un balcone “a sbalzo”, ovvero sporge oltre l’immobile, non puoi permetterti di strafare. Se al contrario disponi di un vero terrazzo, inteso come elemento che poggia sul corpo principale dell’edificio, ti puoi allargare un po’. Tieni conto che vasche, terra e piante possono pesare anche centinaia di chilogrammi, specie se sono zuppe d’acqua. In ogni caso distribuisci i vasi grandi lungo il perimetro (mai al centro), dove la soletta ha portata maggiore.

Terrazza verdeQuali piante posso mettere?
Non farti mancare nulla, sul terrazzo puoi piantare bulbi, piante alpine, essenze mediterranee, erbacee perenni, rampicanti, cactus, arbusti piccoli o grandi, pareti verdi, siepi e magari qualche albero. Bene o male quasi tutte le tipologie. L’importante è capire che tipo di esposizione ha il terrazzo e scegliere le piante di conseguenza. L’esposizione è sud? Seleziona piante da sole abituate a caldo e secco, come graminacee, verbene, gaure. Il terrazzo è rivolto a nord? In tal caso le piante devono tollerare l’ombra, come anemoni, viburni e maonie.

C’è acqua?
Sui terrazzi il punto acqua vale più dell’oro. Senza un rubinetto a cui attaccarti non potrai fare un impianto di irrigazione automatica e prima o poi le piante andranno in sofferenza. Succede praticamente sempre.
Se vuoi la tua oasi verde al sesto piano di un condominio, investi in un piccolo intervento per collocare un punto acqua esterno partendo dall’impianto della cucina o del bagno. [Foto: Lefty Gardens]

La presenza di un punto acqua sul balcone o sulla terrazza è fondamentale: senza non è possibile realizzare l’impianto di irrigazione automatica e le piante andranno in sofferenza.

Quando devo allestire la terrazza verde?
Il periodo migliore è l’autunno inoltrato. Novembre è il mese perfetto per mettere in cantiere la tua opera: le piante sono nel periodo di riposo vegetativo, quindi non si stressano, e avranno tutto l’inverno per ambientarsi e mettere radici. E a marzo il tuo nuovo micromondo verde sarà pronto a sbocciare, letteralmente.

Terrazza verdeQuanto sono disposto a spendere?
È una domanda prosaica, quasi banale, ma è anche la prima che dovresti porti seriamente. E sii realista: se il terrazzo è di 50 mq non puoi sperare di cavartela con poche centinaia di euro. Piuttosto spacchetta i lavori in due o più fasi, ma stanzia un budget adeguato che ti consenta di acquistare materiali, vasi, terricci e piante di buona qualità.
Valuta anche di affidarti a un professionista per il progetto del verde, anche se poi sarai tu a realizzarlo. Alla fine avrai speso di più, ma il ritorno sull’investimento sarà certamente maggiore. [Foto: Lefty Gardens]


Le piante per una terrazza verde
Una volta deciso il layout del terrazzo, puoi procedere con la disposizione di vasche, vasi e fioriere. Grande cura deve essere data alle combinazioni di piante da mettere a dimora. Una vasca 120x50x50 cm può ospitare diverse piante, a patto che non si diano fastidio l’un l’altra; i loro differenti portamenti dovranno essere tali da riempire gli spazi con armonia.

Anche studiare la composizione delle vasche è importante per un risultato armonico.

Un ensemble equilibrato prevede una pianta principale – alberello o arbusto assurgente – un paio di cespugli medio-piccoli e due o tre perenni fiorite; molto preziose e sceniche sono le piante con portamento “cascante”, da dosare nei punti giusti perché tendono a svilupparsi e ricadere verso la parte bassa della fioriera.

Esempio di piantagione su terrazzo esposto a sud. Alberello: Acca sellowiana. Arbusti: Cordyline australis nana, Myrtus communis. Perenni fiorite: Achillea millefolium, Gaura lindehimeri. Ricadenti: Convolvulus mauritanicus.

Akebia Quinata, rampicante alternativo
L’Akebia quinata è un rampicante molto versatile che sul terrazzo verde può essere utilizzata in molteplici modi. I suoi fusti lunghi, sottili e flessibili, si allungano rapidamente, anche alcuni metri nel corso di una stagione, colonizzando ringhiere, pilastri, muri, pergole senza arrestare la sua corsa. Le foglie lobate sono verde intenso e molto eleganti, al pari dei fiorellini trilobati e color porpora, che compaiono a mazzetti sulla pianta all’inizio della primavera.

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